venerdì 24 aprile 2015

Corso Base di MangiaFuoco


DOMENICA 3 Maggio dalle 19.00 alle 22.00
Tre ore intensive per lavorare con il Corpo e con l'artigianale tecnica dei Giullari medievali verso l'arte del MangiaFuoco, Un avvicinamento per comprendere i piccoli segreti di questo antico mestiere, il suo fascino e la sua ricchezza... Aperto a tutti ma con particolare attenzione agli artisti di strada e agli attori, per un uso simbolico-'drammaturgico' e non solo 'spettacolare' del Fuoco. Corso tenuto da Vania Castelfranchi, Direttore Artistico del Festival Ludika1243 ( www.ludika.it ) organizzatore della Rete Comedarte - Festival nazionale di Commedia dell'Arte e fondatore del Teatro Ygramul e del medoto EsoTeatrale. 
DOMENICA 3 Maggio dalle 19.00 alle 22.00 
alla Scuola di EsoTeatro Ygramul in via La Spezia 63 (San Giovanni) 
Costo del Corso 35 Euro 
SOLO su Prenotazione :
Cell. 3271974360
Per maggiori info : www.ygramul.net - www.vaniaygramul.it


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Postato da Teatro Ygramul su ygramul il 4/24/2015 04:49:00 PM

IV Incontro : LA REALTA' e IL TEATRO

Nella parte 'teorica' della Lezione si è portata
avanti la lettura del testo di Marivaux, giungendo 
a metà della II Scena, nell'incontro con Trimellino 
e nell'inzio dello 'SCAMBIO' dei Ruoli tra Servo e Padrone
con il passaggio prima dell'arma, poi del Nome.
Si è dibattuto in maniera interessante e ricca sulle grandi 
tematiche del rapporto tra REALTA', FINZIONE, TEATRO 
e FILOSOFIA, sottolineando il potere del Teatro (come
quello filosofico) di OSSERVARE il Reale in maniera 
profonda, 'contemplativa' e indagatoria.
Per creare poi un 'dialogo' delle idee e delle verità, rimetterle
in discussione, ricreare, muoverle in azione.
Sottolineando i grandi TRIANGOLI della Finzione scenica
(a partire dal II Libro della Poetica di Aristotele, sino ad arrivare 
al pensiero di Peter Brook) :
- SPAZIO - TEMPO - AZIONE (fissati ed ordinati, eppure mutevoli 
e in mano alla 'credulità' del pubblico che è in grado di 
sospenderli in una dimensione del 'possibile')
-  REALE - IRREALE - STORIA
- TESTO (REGISTA) - PUBBLICO - ATTORE 
ecc.
Legandoci a queste grandi tematiche filosofiche sul Teatro,
si è passato al Training dell'attore con :
* il Cerchio Interpretativo di Strassberg (punti di vista differenti, 
interpretazioni variabili, e tentativo di ricondurre il tutto ad un unica
verità o ad un unico racconto, senza deludere le interpretazioni dei
singoli)
* legato al Gioco del Pubblico - Interprete e Regista
(architettura scenica del Teatro all'Italiana)

* Oscillazione a coppie (gioco del 'Montaggio analogico' di Eisenstein) 
delle due personali realtà che si uniscono in un unico oggetto di senso. 
(Citazione del concetto Pasoliniano del MONTAGGIO negli 'Scritti Corsari')

* Training dei 'Match d'Improvvisazione Teatrale' Canadesi con il cambio realtà in un Ring rapido e continuo.

* Per poi viaggiare verso la Maschera del CAPITANO che rappresenta
esattamente questo tentativo (goffo e artificiale) di ricostruire una
gerarchia ed una linea coerente nelle immense variabili emotive e interpretative.
- Passo Base del Capitano (lento)
- Passo Medio (con sgambetto)
- Passo Rapido (a cavallo)
- Fuga (Zoidberg)
con Psicologia e 'Carattere' del Capitano (millantatore, codardo, vanaglorioso...)

> Infine SALUTO del Capitano (Sfida a fuggire) come l'invenzione cinematografica di Alfred Hitchcock.

  

lunedì 20 aprile 2015

Appunti dal III Incontro

Laboratorio Filosofia e Teatro 15/05/2015

 

Nella prima parte teorica del laboratorio si è parlato della ritualizzazione del teatro, soffermandosi su come ognuno di noi nella vita di tutti i giorni costruisce la propria maschera e di quanto sia pericoloso far chiedere all'uomo perché porta quella maschera. Questa domanda crea una rottura del rapporto che l'uomo ha con l'esterno, con la società e con sé stesso.

 

Si è arrivati a parlare dello scontro ultracentenario tra Chiesa e Teatro, di come la società ecclesiastica abbia da sempre condannato il mascheramento e il travestimento come violazione dei precetti divini.

 

Nel corso degli anni la maschera è stata soggetta a diversi livelli di riconoscibilità: i personaggi hanno subito una stratificazione e un ispessimento dal punto di vista della caratterizzazione. Ad esempio nel teatro del 900 la maschera è stata usata e considerata come un riparo dal mondo pericoloso e spaventoso che in quegli anni circondava l'uomo.

 

Le commedie di Marivaux sono giocate su una dinamica di protezione, sullo scavare dei sentimenti che caratterizzano il personaggio e una determinata maschera. È stato addirittura coniato il termine marivaudage per descrivere questo tipo di commedie dell'intreccio dei sentimenti.

Inoltre, le commedie di Marivaux sono disseminate di tematiche filosofiche: i nuclei concettuali di tali tematiche sono il POTERE e la SOFFERENZA legata al potere (sia del servo che del padrone).

Proprio per queste tematiche le maschere (e di conseguenza i personaggi) in Marivaux si imbattono anche nel cambiamento e nella modificazione delle proprie caratteristiche. Tale cambiamento deve però avvenire con un passaggio lento, poiché il ribaltamento dei ruoli è inizialmente concepito come qualcosa di cui non ci si può fidare.

 

Abbiamo proceduto poi con la lettura del testo di Marivaux analizzato.

Nella seconda parte pratica del laboratorio si sono svolti alcuni esercizi per il lavoro dell'attore sul palco e per aumentare la fiducia tra attori che lavorano insieme, terminando la giornata con lo studio della maschera della Commedia dell'Arte di Pulcinella.

 

-    Nel primo esercizio gli allievi hanno dovuto alternare il MOVIMENTO del corpo a tempo di musica a degli STOP ben precisi che dovevano essere caratterizzati da una forte TENSIONE corporea in grado di sostenere la posizione nonostante le sollecitazioni esterne apportate dal regista. La pedagogia dell'esercizio consiste nell'insegnare all'attore che la tensione del corpo in scena è fondamentale per riuscire ad accogliere le spinte e le sollecitazioni del pubblico in sala.

-    Nel secondo esercizio, a coppie, gli allievi, seduti di spalle a terra, hanno provato ad alzarsi in piedi senza l'aiuto delle mani, sfruttando solamente la spinta sulla schiena del compagno. La pedagogia dell'esercizio consiste nell'insegnare all'attore la fiducia nell'altro. L'aiutarsi in scena, il venirsi incontro e il calibrare le forze è fondamentale per la buona riuscita di uno spettacolo.

-    Nel terzo esercizio, a coppie, il porteur, chiudendo con le mani gli occhi del compagno, doveva trasportare l'altro nella sala sfruttando il peso del suo corpo. L'altro, a sua volta, doveva ad occhi chiusi lasciarsi andare nelle mani del compagno, ascoltando la direzione dei movimenti del porteur ed assecondandola. Durante l'esercizio i porteur potevano scambiarsi, mantenendo sempre gli occhi chiusi e il peso sbilanciato del compagno. La pedagogia dell'esercizio consiste, oltre che nell'insegnare all'attore la fiducia nell'altro, nel ricreare la sensazione che si prova ad indossare una maschera sul volto e la restrizione del campo visivo dovuta appunto alla maschera.

-    Nel quarto esercizio abbiamo iniziato a studiare piccoli rudimenti di acrobatica con una presa. In coppia, uno di fronte all'altro, l'agile sale con i piedi sulle cosce del porteur e, attraverso la calibrazione dei pesi si arriva ad una situazione di equilibro aereo. La pedagogia dell'esercizio consiste, oltre che a rafforzare la muscolatura dell'attore e ad avere elementi acrobatici da portare in scena, ad aumentare la fiducia tra gli attori e a saper calibrare i propri pesi, le proprie diversità e le proprie forze, nell'acrobatica come sul palco.

-    Nel quinto ed ultimo esercizio, a coppie, un allievo doveva impersonare con i movimenti delle braccia delle foglie al vento, cercando di toccare il compagno. L'altro doveva, al contrario, cercare di evitare di essere toccato. I ruoli venivano poi invertiti nel corso dell'esercizio. La pedagogia dell'esercizio consiste ad aumentare la complicità degli attori che si troveranno ad andare in scena e a migliorare la loro coordinazione corporea.

 

Abbiamo, infine, concluso la giornata con lo studio della maschera della Commedia dell'Arte di Pulcinella.

BLOG dell'Università

Cari tutti/e,
in attesa di vederci questo pomeriggio, siamo lieti
di comunicarvi che è aperta finalmente la pagina Blog
del nostro Laboratorio di Filosofia e Teatro:
 
 
E' una pagina destinata ad accogliere tutti i materiali
utili al lavoro del gruppo (oltre i materiali che sono e saranno a disposizione
sul blog del Maestro Castelfranchi) e costituisce, da oggi
in poi, il "laboratorio virtuale" del LFT per gli iscritti.
 
Ora, ci troverete due materiali ulteriori:
 
1/ il link al testo originale (con commento) della
commedia di Marivaux, su un sito "affidabile" di ricerca.
2/ il copione originale della commedia, in formato .txt,
sul quale si può lavorare con word (taglia/incolla ecc.).
 
Infine, il blog è concepito ovviamente
come un luogo di discussione, dove poter lasciare commenti,
questioni, osservazioni, riflessioni personali ecc. su quanto
fatto in corso d'opera il mercoledì in facoltà.
 
Buona visita!
 
Un caro saluto e a presto

lunedì 13 aprile 2015

Comunicazioni dal Professor Quintili

Cari tutti/e,
In vista del nostro prossimo incontro di mercoledì 15 aprile,
vi confermo qui anzitutto il luogo o i luoghi, quelli delle scorse
lezioni: dalle 17.00 alle 18.30 in aula T 20, poi ci sposteremo
per gli esercizi di training d'attore nell'Aula Verde (T12b)
Questi saranno i luoghi definitivi, per la prima fase
dei lavori, fino a giugno.
  
Accludo infine, come argomenti di riflessione, le note di regia di Giorgio
Strehler, per la messa in scena dell'Isola degli schiavi al Piccolo di Milano,
nella stagione 1994/1995. Sono suggerimenti molto utili, ma siccome "imitare" i grandi rende sempre "piccoli", dovremo ragionare su come distanziarci da quelle considerazioni, in modo originale. 
Possiamo per questo contare sull'esperienza e l'arte del Maestro Vania, che ci accompagnerà nell'impresa.
 
Al proposito, vorrei ricordarvi, come annunciato, che per la frequenza del Laboratorio è previsto un modesto "obolo", una quota mensile (di rimborso-spese per Vania Castelfranchi) di 20 euro. Per questa prima fase: sto preparando una domanda di finanziamento al Rettorato che ci consentirà, se/quando accolta, di risparmiarci anche tale obolo
a partire da settembre 2015.
 
Un caro saluto a tutte/i e a presto
Paolo Quintili
Per scaricare in PDF il testo di Marivaux originale :
 
P.S. A breve, dalla prossima lezione in poi, verrà allestita una
pagina web del LFT, in cui saranno messi a disposizione
per gli iscritti (con Userid e password) gli ulteriori materiali:
scritti, testi sulla/della commedia dell'arte, copioni di commedie ecc. ecc.

mercoledì 8 aprile 2015

II° Incontro del Laboratorio di Filosofia e Teatro - MERC 8 Aprile

In questo secondo incontro, ancora volto alla 'conoscenza' 
del Gruppo, ad un possibile affiatamento ed una sintonia
di personalità e presenze, ad un primo lieve avvicinamento 
ai Testi e alle tematiche teatrali e filosofiche che si dovranno affrontare...
Si è costruita la parte, che da ora in poi per semplificare chiameremo
"Teorica", diretta dal Professore Paolo Quintili, leggendo i RUOLI,
le caratteristiche di SCENA e AMBIENTAZIONE e le
prime battute della prima Scena de "L'Isola degli Schiavi" di Marivaux.
Studiando una prima traduzione creata dal professore stesso, con uno
sguardo al testo originale francese. 
Come già accaduto nell'incontro precedente, anche solo il principio
dell'opera ha suscitato dibattito, idee, simbologie e importanti
riflessioni sull'oggetto Teatro e sulla complessità del 'tradurre' un 
testo, non solo nella lingua del pubblico, ma proprio nel 'linguaggio 
scenico'. Si sono così in questa occasione posti in rilievo i Temi:
> SERVO e PADRONE (come tradurre questo rapporto in chiave
moderna? Che tipo di Servo e Padrone sono quelli di Marivaux? 
cos'è 'Essere Servo o Padrone'? ecc.)
> ARLECCHINO (Chi è? Maschera potentissima della Commedia dell'Arte 
con la sua forte simbologia diabolica ed anarchica... Arlecchino Gatto,
Furbo, Scaltro, più forte del Padrone sin dall'inizio, il 'Sovvertitore dei Ruoli', ecc...)
> IL NAUFRAGIO su di un Isola (Perchè? Cosa significa? Come rappresentarlo? Come incarnarlo negli attori? ecc.)

Dopo la lettura delle prime 10 battute del Testo, con dovute analisi e 
suggestioni lanciate dal Gruppo, si è passati ad un nuovo breve excursus 
"Pratico"
su alcuni Training teatrali che potranno aiutare gli attori nell''incarnare' 
le meccaniche filosofiche del Testo e le sue Simbologie:
NAUFRAGIO : 
> BIOMECCANICA di Mejerchol'd 
con l'allenamento sull'Invisibilità : 'piatto invisibile'
> ESOTEATRO di Vania Castelfranchi 
con l'esercizio sulle Dimensioni Escheriane
ARLECCHINO GATTO :
> Dormita di Arlecchino (dalla tecnica di 
Michele Monetta Claudia Contin e Carlo Boso)
> Passo di Arlecchino con Braccia ed espressione famelica
> MIMESICA di Orazio Costa per il 'Fuoco interiore' di Arlecchino
e la sua 'Vergogna'  
- Infine saluto, come sempre, di 'antropologia teatrale' con 
la Danza Tsam della Mongolia (il Lupo)

sabato 4 aprile 2015

MERCOLEDI' 1 Aprile

Inizia il Percorso con un mese di incontri introduttivi 
per 'varare' il Gruppo e iniziare a dare corpo al Progetto.
Con il Professore Paolo Quintili si accennano ad alcune 
tra le moltissime tematiche filosofiche che i testi di 
Diderot e di Marivaux sveleranno lungo il percorso di 
ricerca : Servo-Padrone, l'Utopia del rovesciamento dei Ruoli,
le Maschere e la loro caduta, il Genere nel Teatro, la Verità, 
il senso della Comunicazione teatrale, ecc...
Interessantissimo dibattito, pieno di spunti, controversie,
dubbi e conflitti... un buon punto di partenza!
Dopo questa semplice e dibattuta infarinatura di tematiche 
(che avranno un ampio approfondimento lungo il percorso 
annuale del Laboratorio) si sono accennati alcuni piccoli spunti 
di 'pratica' dell'attore con esercizi rapidi ma già finalizzati a tematiche
quali :

> BIOMECCANICA di Mejerchol'd :
Attore "MACCHINA IMPREVEDIBILE" 
- Esercizio sui Neuroni a Specchio in stimoli sonori, 
poi stimoli in compiti verbalizzati.
- Esercizio sui Neuroni a Specchio nell'"Etude" del ballo di 
Arlecchino
- Ascolto del Caricamento ('ATKAS') per prevedere l'errore 
e ascoltare l'attimo.

> LIVING THEATRE di Julian Beck :
Attore come "CAOS di ENERGIA VITALE"
- Gioco delle Porte, con Serratura e Chiave misteriose, per l'umiltà e 
l'ascolto dell'attore

> Saluto catartico dei GUARANI' KAIOWA' (Brasile)

Parata teatrale per l'ultima Presentazione del Corso

Parata con allievi della Scuola e attori Ygramul 
per presentare in maniera pratica e colorata il 
Laboratorio oramai giunto! 

Inizia il Percorso Laboratoriale di FILOSOFIA e TEATRO

Percorso diretto da Paolo Quintili (docente di Filosofia) per la 
direzione drammaturgica, lo studio filosofico, e tutta la teoria
sugli autori Marivaux e Diderot; 
e da Vania Castelfranchi per la parte pratica di Training, Regia, 
impostazione scenica e pratica dell'Attore.
All'Università di TorVergata, sede di FILOSOFIA 
ogni Mercoledì dalle 17.00 alle 20.00
Per maggiori info : 

Realizzate 2 Conferenze di Presentazione durante Marzo 2015